Uno stile di vita sano include non solo una regolare attività fisica e un buon riposo ma anche aspetti nutrizionali mirati alla riduzione del consumo di cibi cosiddetti spazzatura, o junk food, da un lato, e dall’introduzione di alimenti variegati in quantità adeguate. Buone abitudini, in tal senso, sarebbero rappresentate
dal consumo di frutta come snack o come spuntino. Le arance potrebbero essere un frutto da considerare in questi casi. Agrumi noti da tutti e apprezzati per il giusto equilibrio tra dolcezza e acidità, le arance sono consumate giornalmente, soprattutto nei periodi invernali, che ne rappresentano la stagionalità. Il consumo
di arance è apprezzato sia dagli adulti che dai bambini, a cui può essere gradevole non tanto il mangiare l’arancia a morsi, quanto nel bere spremute di tale frutto, prodotte all’istante in maniera semplice e senza aggiunta di zucchero. Proseguendo con la lettura potrai scoprire come l’arancia e l’ipercolesterolemia sono correlati.
Le arance: da dove provengono?
Le arance che tutti conosciamo rappresentano, in botanica, il frutto della pianta arborea Citrus sinensis, della famiglia delle Rutaceae (che comprende anche i limoni, ad esempio). In particolare, quella a cui ci si riferisce, è l’arancia dolce, da non confendere con l’arancia amara, utilizzata soprattutto per la produzione di marmellate.
Il Citrus sinensis non è altro che un albero di medie dimensioni, con foglie lanceolate di colore verde acceso e fiori ben visibili in quanto caratterizzati da petali turgidi e di colore bianco, che spicca sul verde delle foglie. I frutti, appunto, sono le arance, facilmente distinguibili dagli altri tipi di agrumi per la colorazione aranciata a maturazione,
la buccia spessa, ruvida e costellata da tanti piccoli pori, contenenti olio essenziale dal profumo inconfondibile. Si tratta di frutti polposi, contenenti semi di colore giallastro, tendente al marrone chiaro. La raccolta delle arance si esegue solitamente a partire dal mese di novembre, permettendo il consumo di arance nei mesi invernali.
Colesterolo: uno sguardo approfondito
Il colesterolo sta ad indicare una molecola che viene prodotta naturalmente dal fegato e che svolge delle funzioni essenziali per l’organismo. Essa, infatti, sarebbe la protagonista della sintesi di alcuni ormoni e di alcune vitamine, come la vitamina D. Inoltre, svolgerebbe un ruolo chiave nella formazione delle membrane delle cellule.
Insomma, adeguate quantità di colesterolo sono fondamentali per il benessere. Il problema si viene a creare nel momento in cui le concentrazioni di colesterolo salgono al di sopra del range di normalità. Questo può essere causato da una alimentazione scorretta in quanto il colesterolo, oltre ad avere origine endogena, può essere
assunto anche tramite i cibi. Carne, insaccati, uova, latticini e altri sono alcuni esempi di alimenti contenenti colesterolo in quantità variabile. Un eccesso di colesterolo, condizione medica chiamata ipercolesterolemia, potrebbe portare alla formazione di accumuli (placche aterosclerotiche) a livello delle arterie, con possibili conseguenze a livello cardio vascolare, come ictus o infarti.
Arance e colesterolo: come sono correlati?
Come è possibile la correlazione tra il consumo di arance e il controllo dei livelli di colesterolo? Scopriamolo subito. Le arance, dal punto di vista nutrizionale, sono una ottima fonte di vitamina C, utile per il supporto al sistema immunitario e per altre funzioni dell’organismo, come quelle del sistema nervoso.
Inoltre, la vitamina C è un potente antiossidante che, quindi, agisce prevenendo l’invecchiamento cellulare e promuovendo la neutralizzazione dei radicali liberi. Inoltre, le arance contengono sali minerali come il potassio, il fosforo e il calcio. Per le proprie caratteristiche nutrizionali, le arance, come altra frutta, sarebbero utili nel controllo del colesterolo.
Esse, in particolare, se consumate in quantità adeguate e nell’ambito di una dieta sana, non sarebbero da evitare in caso di ipercolesterolemia ma, anzi, andrebbero ad agire positivamente sul colesterolo “cattivo”, chiamato anche LDL. La loro innocuità, le renderebbe anche adatte per il consumo giornaliero per alcuni periodi, rispettando sempre le giuste dosi.
Un breve riassunto
In conclusione, le arance sono noti frutti, riconoscibili per la buccia di color arancio acceso a maturazione e per l’inconfondibile fragranze del proprio olio essenziale. Esse possono essere consumate come snack oppure come spremuta, meglio se assunta senza zuccheri aggiunti. La pianta che le produce è chiamata Citrus sinensis, della
famiglia della Rutaceae. Le arance rappresentano un ottimo alimento nell’ambito di una dieta sana, in quanto contengono elevate quantità di vitamina C ma anche di sali minerali come il potassio, il fosforo e il calcio. Esse, se consumate giornalmente in dosi adeguate per alcuni periodi, potrebbero avere effetti benefici sul colesterolo. Questo articolo ha scopo informativo e non si sostituisce al parere del medico.