Bere aceto di mele ogni mattina: ecco cosa accade

L’aceto di mele è un ingrediente molto usato nella cucina italiana per andare a condire insalate o anche secondi piatti che richiedono quel tocco acidulo tipico dell’aceto propriamente. Ma quello che davvero fa la differenza è il fatto che ha una storia lunga legata a tutti i benefici connessi alla salute dell’organismo umano.

Per capire quali sono i benefici connessi al suo uso quotidiano, dobbiamo partire da moltissimi anni fa quando l’aceto di mele era un ingredienti di pregio, molto ricercato e gustato davvero ovunque e in qualunque soluzione si potesse pensare utile e comprensibilmente utilizzabile. E tutto questo perché tantissimi e importantissimi sono i benefici connessi alla salute.

Del resto, l’aceto di mele fa davvero la differenza e riesce a mostrare un lato davvero utile, oltre che benefico. Ecco perché proveremo a ricostruire la storia dell’aceto di mele in base a quelli che sono i benefici che da sempre si conoscono e agli usi che oggi se ne fanno per trarne tutti i giovamenti connessi al suo uso. Vediamo di capire anche se bere aceto di mele ogni mattina può essere o meno un vero e proprio toccasana.

Le origini dell’aceto di mele

I primi a scoprire l’aceto di mele sono stati i babilonesi, più di 5.000 anni fa, quando veniva usato per conservare gli alimenti e disinfettare l’acqua; mentre per i fenici era un elisir di lunga vita e lo usavano anche come rimedio medicinale. E in particolare l’idea che l’aceto di mele fosse un rimedio medico lo ritroviamo confermato nella notizia secondo cui Ippocrate, il medico greco considerato il padre appunto della medicina, lo avesse considerato un antibiotico naturale per curare i problemi digestivi.

Con il tempo, l’uso dell’aceto di mele si è andato arricchendo di significati e utilizzi, a volte anche particolarmente curiosi, come quello connesso al periodo della peste, quando alcuni lo usavano per proteggersi dal contagio, e molti hanno poi raccontato di essere sopravvissuti proprio per aver bevuto aceto di mele, sotto forma anche di sidro, oppure imbevendo i fazzoletti al fine di non respirare l’aria malsana.

Nei secoli, l’aceto di mele si è andato rafforzando per importanza, mostrando davvero il meglio di sé, come rimedio casalingo per le sue proprietà microbiche, come disinfettante per combattere i batteri e come rimedio contro i problemi metabolici e i valori troppo alti della glicemia. Insomma, un percorso sicuramente lungo ma che ha portato ad accrescere la fama dell’aceto di mele.

Tutti i benefici, oggi conosciuti

Una volta che abbiamo affrontato questo excursus storico riguardo la storia dell’aceto di mele, è particolarmente evidente quanto possa essere utile considerarlo davvero un enorme e importantissimo toccasana, andando a mostrare alcuni aspetti utilissimi a guardare i benefici connessi al suo regolare e corretto uso. Innanzitutto, essendo ricco di acido acetico, aiuta a stimolare moltissimo la produzione dei succhi gastrici migliorando e facilitando la digestione. Potrebbe essere utile un cucchiaio di aceto di mele al giorno, diluito in acqua, da bere 15-20 minuti prima di colazione.

Se si migliora la digestione, si stimola così la velocità di smaltimento del cibo e questo è un aiuto considerevole per favorire il dimagrimento, ma andando a risolvere oltretutto anche il gonfiore addominale che spesso ci assilla dopo un pranzo o una cena troppo pesanti. Tra l’altro, forse per il sapore, forse per il potere intrinseco, possiede tutte le carte in regola per ridurre l’appetito.

Non dimentichiamoci poi dell’aiuto concreto contro l’accumulo di zuccheri. Per favorire questo però è necessario bere un bicchiere di acqua con 1 cucchiaio di aceto di mee da consumare prima dei pasti, con l’utilità chiara e lampante di tenere sotto controllo la glicemia, perché riduce i picchi glicemici, favorisce l’assorbimento dei carboidrati e riduce anche la voglia di dolce.

E ancora?

Il fatto che in passato venisse usato per aiutare a mantenere alte le difese immunitarie, è dovuto alla presenza sostanziale di proprietà antibatteriche e antimicrobiche. Per cui, è vero che abbia questa funzione, per eliminare in particolar modo i batteri nocivi che sono presenti soprattutto nell’intestino e sono causa di gonfiore e crampi addominali.

E se consideri anche l’aiuto per il cuore, perché c’è un’importante riduzione del colesterolo cattivo, insomma, l’aceto di mele è tutto fuorché qualcosa che potrebbe danneggiarti, farti male e non essere capace di assolvere a panacea di tutti i mali che potrebbero colpirti in qualunque momento. E allora perché non provare?

Sicuramente sì, anche se come ogni alimento, è necessario imporsi un limite, quindi consumare l’aceto di mele ma pensando al proprio benessere, senza mai esagerare nelle quantità e dando spazio solo al bilanciamento del benessere che viene prima di ogni altra cosa, anche il gusto che spesso non è propriamente quello che si può definire buono.

Ma fa davvero bene?

Diciamo che tutto dipende da te e dall’uso che ne fai. Se lo usi in cucina e ogni tanto per qualche trattamento utile a risolvere il transito intestinale, molto probabilmente non ci sono rischi connessi al consumo dell’aceto di mele. Ma se il consumo diventa ossessione e finisci per esagerare con le quantità, potrebbe accadere che gli effetti collaterali si nascondono dietro l’angolo.

Infatti, se non stai attento e non limiti in consumo solo a qualche cucchiaio al dì, rischi di creare un’irritazione profonda a livello gastrico, di danneggiare lo smalto dei denti sempre per via della presenza dell’acido acetico, e poi ricordarti che il consumo deve essere sempre finalizzato al raggiungimento di un obiettivo che si prefigura ovviamente nell’assorbimento dei benefici.

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