Importante quanto misteriosa nel comprenderne la provenienza, la vitamina D si trova in molti cibi ma rispetto ad altre tipologie di vitamine, appare più complessa da sfruttare a sufficienza anche perchè l’alimentazione è un mezzo fondamentale ma non l’unico per approvvigionarsi di quella che è un gruppo di nutrienti estremamente importante per la salute.
Scoprire quindi i cibi com più vitamina D diventa particolarmente importante, in quanto i problemi legati allo sviluppo ed al metabolismo che possono manifestarsi a particamente ogni età. Infatti il fabbisogno di questo nutriente è sempre costante, pur se rispetto ad altre forme di vitamine l’organismo tende a farne ricorso solo quando necessario.
Quali sono quindi i cibi con più vitamina D, e perchè questa risulta essere così importante? Scoprirlo, e capire in giusto fabbisogno, che spesso è anche molto diverso a seconda le varie caratteristiche del soggetto, dall’età, fino alla condizione di salute è il primo passo per scoprire dove possiamo trovarla.
Cosa è, a cosa serve la Vitamina D
Anche se è una vitamina, la “famiglia” che costituisce quelli che sono dei pro ormoni hanno un comportamento diverso rispetto a tante altre: infatti si tratta di nutrienti che possono essere trovati in forme diverse in numerosi cibi ma come vedremo per molti è necessario una sorta di selezione. Vari studi hanno evidenziato l’essenzialità della vitamina D.
E’ un componente essenziale per la struttura ossea in quanto permette tra gli altri fattori, il corretto e continuo fissaggio nel calcio nelle ossa, ha una valenza molto importante per il sistema immunitario, aiutando l’organismo a gestire ma anche prevenire le infiammazioni. In senso generale la vitamina D agisce come un ormone più che come una vitamina in se per se.
Una carenza è legata ad una minore resistenza delle ossa ed un decadimento strutturale dei tessuti, nel corso del tempo, condizione che può causare problematiche anche molto serie come l’osteoporosi, la principale nonchè più grave forma di malattia irreversibile che colpisce proprio le ossa. Per questo è importante capire dove trovare la vitamina D.
Vitamina D: in quali cibi è presente
Rispetto ad altri elementi, la vitamina D si trova in quantità in realtà non così elevate in molti elementi, sia a carattere vegetale che animale, specialmente, in quest’ultimo caso negli alimenti dalla presenza lipidica (grassi) sufficientemente alta. A partire da formaggi abbastanza grassi, i cereali, ma anche latticini come il burro, funghi ed il tuorlo delle uova.
Anche diversi animali come pesci grassi, ad esempio sgombro, sardine, salmone, sgombro, gamberi e derivati, sono una buona fonte di vitamina D, ancora di più in proporzione risultano essere il fegato e le ostriche. Va ricordato in ogni caso che l’alimento che ne costituisce la maggior quantità rispetto al peso specifico è l’olio di fegato di merluzzo.
Il fabbisogno di Vitamina D deve essere costante, in particolare durante la gravidanza ma anche per i bambini e le persone in sviluppo così come per gli anziani ma è una condizione che di fatto riguarda tutti, in ogni condizione. La quantità di questo elemento necessario varia perciò da individuo ad individuo.
La vitamina del sole
Va ricordato che solo fino al 15 – 20 % del fabbisogno giornaliero di vitamina D risulta essere percepibile con l’alimentazione, il resto è sviluppato dal nostro stesso organismo attraverso il fegato, che lo produce in maniera autonoma con l’esposizione solare, attraverso quindi la “cattura” dei raggi UV attraverso la nostra epidermide, quindi con la nostra pelle.
Tantissimo si è detto in merito a proposito della Vitamina D in merito all’efficacia contro i tumori oppure contro contagi da malattie come il Covid-19, tuttavia i dati non sono confermati nell’efficacia diretta tra disturbi così difficili tra di loro. Tuttavia come accennato, l’importanza della vitamina in questione è stata dimostrata anche oltre il suo impatto sulle ossa.
Assieme a calcio e fosforo costituisce un elemento fondante, ed oltre a consumare abitualmente i cibi che sono identificati come ricchi di questo elemento, è importante una costante esposizione solare, generalmente sono sufficienti intervalli abbastanza limitati, in particolar modo in inverno, bastano almeno circa 20 minuti per una buona esposizione al sole.
Eccesso di vitamina D
Anche se tramite l’alimentazione è difficile, con l’integrazione è possibile colmare eventuali mancanze alimentari o di esposizione solare di questo elemento. Bisogna però stare attenti perchè le due versioni della vitamina D hanno una funzione ed una origine diversa e non possono essere intercsambiate al 100 %, al punto che può manifestarsi un eccesso.
Questo è possibile con una non corretta integrazione alimentare, che può manifestarsi in sintomi come spossatezza, nausea, atteggiamenti nervosi e simili. Comportamenti poco salutari come il fumo, il poco sonno ma anche l’assunzione di sostanze stupefacenti o quantità eccessive di alcol possono ridurre la presenza di questo elemento nel nostro organismo.