Il mondo dell’erboristeria è affascinante e vasto. Sempre più persone si avvicinano a questo settore che racchiude i segreti tramandati di generazione in generazione sull’utilizzo di erbe e piante officinali, in grado di apportare degli effetti benefici all’organismo grazie alla presenza di alcune molecole, dall’azione differente in base ai casi.
Il finocchio, in botanica Foeniculum vulgare, è una pianta che può essere impiegata, in particolare, per la preparazione di tisane dal gusto piacevole e in grado di avere effetti benefici sulla digestione, migliorandola e riducendo la fastidiosa sensazione di gonfiore addominale. Le tisane a base di finocchio possono quindi risultare utili se consumate dopo i pasti.
Il finocchio è una delle tante piante officinali utilizzate in erboristeria. E’ una specie molto interessante, che merita un approfondimento. Proseguendo con la lettura potrai quindi scoprire molto informazioni sul Foeniculum vulgare e sulle sue interessanti proprietà benefiche per l’organismo. Inoltre, potrai venire a conoscenza della corretta procedura per fare una tisana coi fiocchi!
Foeniculum vulgare: un approfondimento
Il Foeniculum vulgare, chiamato comunemente finocchio, è una pianta appartenente alla famiglia delle Apiaceae, endemica dell’areale Mediterraneo dove, quindi, si trova spontanea lungo le strade e al limitare dei boschi. Si tratta, in p articolare, di una specie erbacea perenne, con fusti massicci ed eretti, in grado di raggiungere altezze di anche 2 metri.
Le foglie particolari, che rendono la pianta ben riconoscibile, hanno colorazione accesa e sono frastagliate, quasi a ridursi a dei “fili” sottili e delicati. I fiori sono raggruppati in infiorescenze cosiddette “ad ombrella”, hanno colorazione gialla e piccola dimensione. Da questi si sviluppano i frutti, dall’aroma molto intenso e speziato.
La parte che viene utilizzata in erboristeria per l’elevata concentrazioni di principi attivi (chiamata in botanica droga) è, infatti, rappresentata dai frutti. I frutti del finocchio sono comunemente ed erroneamente appellati come semi per la loro piccoli dimensione, la loro forma allungata e il fatto che non presentano polpa (rendendoli simili a dei semi, appunto).
A cosa serve il finocchio?
I piccoli frutti del Foeniculum vulgare, come detto, ne rappresentano la parte utilizzata in erboristeria per la preparazione di varie formulazioni. Il finocchio presenta, infatti, delle azione benefiche sull’organismo, se consumato in dosi adeguate, grazie alla presenza di varie molecole come l’anetolo, l’olio essenziale e i flavonoidi ad azione antiossidante.
L’area di azione del finocchio è l’apparato gastrointestinale: consumare una tisana a base di finocchio dopo ai pasti, infatti, promuoverebbe la digestione, stimolando la produzione dei succhi gastrici e riducendo, quindi, la fastidiosa sensazione di pesantezza e pienezza a livello gastrico. Inoltre, agirebbe anche a livello intestinale, riducendo meteorismo e flatulenza.
In particolare, il finocchio sarebbe in grado di aiutare la distensione della muscolatura intestinale, migliorando la peristalsi e favorendo l’espulsione dell’eccesso dei gas. Correlata a questa utile azione, il finocchio favorirebbe la depurazione dell’organismo, tramite l’eliminazione di liquidi in eccesso e di tossine accumulate. Esso sembra poter essere consumato anche in gravidanza e in allattamento.
Scopri come fare una buona tisana al finocchio!
Nonostante esistono differenti tipologie di prodotto a base di finocchio, il consumo della tisana sembrerebbe essere il metodo più apprezzato e più semplice. Per poter preparare una buona tisana, in particolare, è necessario procurarsi i “semi” di finocchio in quantità adeguate. Possono essere acquistati sfusi, a peso, oppure già dosati in bustine taglio-tisana.
Nel caso in cui si sia in possesso di finocchio sfuso, sarà necessario mettere sul fuoco una sufficiente quantità d’acqua e farla giungere ad ebollizione. Nel frattempo, schiacciare grossolanamente i “semi” in un mortaio per aumentare la superficie disponibile per il passaggio delle molecole e dell’olio essenziale dal finocchio all’acqua.
A questo punto sarà sufficiente porre il finocchio pestato in una tazza e aggiungere l’acqua bollente. Attendere circa 7 minuti, mescolando di tanto in tanto e, infine, filtrare. Quella ottenuta è una tisana coi fiocchi! Essa dovrebbe essere consumata calda o tiepida, per aiutare ancor di più i processi digestivi.
Ricapitolando…
In conclusione, la pianta del finocchio è chiamata in botanica Foeniculum vulgare e appartiene alla famiglia delle Apiaceae. I suoi frutti, appellati in maniera errata come “semi”, ne rappresentano la parte da impiegare per fare le tisane. Il finocchio apporterebbe numerosi effetti benefici sull’organismo, agendo principalmente sul tratto gastro intestinale.
In particolare, migliorerebbe la digestione, riducendo il senso di pesantezza, promuoverebbe l’espulsione dei gas intestinali, limitando i fenomeni di flatulenza e meteorismo, e avrebbe un effetto depurativo. Il metodo più apprezzato e semplice per consumare il finocchio è la produzione di una tisana. La procedura da seguire è riportata in dettaglio nei paragrafi precedenti. Questo articolo è informativo e non si sostituisce al parere del medico.