Se anche tu ami fare il pane in casa, ma ti sei accorto che dopo nemmeno pochi giorni diventa praticamente immangiabile, qualunque sia poi la farina o la tecnica che usi, benissimo ti diciamo che l’errore non sta tanto nella preparazione, o comunque non solo, ma in come lo conservi e lo tieni da parte per te e la tua famiglia.
Del resto, quando lo acquisti dal fornaio, stanno sempre bene attenti a dartelo dentro un sacchetto di carta, che chiudono alla meglio, ma che è pensato proprio per preservare con cura e attenzione la durata e la resistenza del pane. Una cosa che comunque devi sempre attenzionare è quindi il tipo di contenitore con cui entra a contatto il tuo pane.
A ciò uniscici anche la tendenza a fare un errore fondamentale, ovvero quello di considerare il pane resistente alle variazioni di temperatura. Quindi, sì magari usi il contenitore giusto, ma lo stesso contenitore dovrebbe tenuto lontano anche dalle fonti di umidità e laddove la temperatura tende a cambiare radicalmente, provocando l’andare a male del pane stesso.
Il pane, un bene primario
E proprio per il principio secondo cui il pane è pensato come un bene primario, è chiaro che quanto detto finora deve essere attenzionare. Preparare il pane in casa è già una cosa che ti rende onore, perché quella del panificare è un’arte che si sta perdendo, nonostante non solo faccia risparmiare, ma sia ancora molto importante per chi ha problemi di salute.
Il pane, infatti, è una fonte di sostentamento di sicuro, ma allo stesso rappresenta quello che meno dovremmo consumare alla luce di quelli che sono spesso gli ingredienti usati per panificare. Se invece, lo produciamo siamo noi stessi a scegliere farine, quantità e altri ingredienti che possono esserci di aiuto o meno per favorire il benessere del nostro organismo.
A questo punto, non ci resta che capire come conservare il pane fatto in casa. E’ chiaro che, una volta che ci si dà all’impasto e alla preparazione del pane, è bene farne grosse quantità, che, ovviamente, non possono essere consumate tutte in un sol boccone; dobbiamo quindi chiarire il metodo di conservazione più efficace.
La conservazione del pane è tutto
E’ normale, perché si tratta di una questione assolutamente naturale, che dopo pochi giorni il pane, lasciato alla mercè delle variazioni di temperatura e soggetto a qualsiasi altro tipo di intervento esterno, ad un certo punto diventi praticamente impossibile da masticare. Purtroppo questo è sintomo di una grossa difficoltà che molti di noi trovano.
Si tratta dell’incapacità, non voluta chiaramente, di non conservare adeguatamente il pane fresco. Pensate che la maggior parte di noi ha l’abitudine di mettere il pane avvolto in un canovaccio e lasciarlo magari dentro un contenitore di plastica, pensato per il pane, vicino ai fornelli dove l’umidità e il cambiamento di temperature sono sovrane.
No, il pane ha bisogno di equilibrio, soprattutto va tenuto lontano dalle fonti di calore e di umidità e poi vanno usate tutte le accortezze del caso, dall’uso della carta all’avvolgimento con un canovaccio di cotone, fino all’utilizzo anche di un sacchetto di plastica. Insomma, tutto può aiutarci ma dobbiamo comunque fare attenzione a come ci muoviamo.
Ecco come conservarlo senza farlo indurire
Un sistema che sicuramente è caro soprattutto alle nostre nonne è di prendere il pane appena sfornato, lasciarlo raffreddare dentro un canovaccio e poi passarlo dentro un sacchetto di carta, dal quale far uscire completamente tutta l’aria e chiuderlo; e infine avvolgerlo usando sempre lo stesso canovaccio di prima. Questa la prima soluzione, che ti fa durare il pane un paio di giorni.
Ma se hai preparato tantissimo pane, abbiamo in serbo per una soluzione molto efficace. Intanto, tieni da parte quel pane giusto che ti serve per mangiarlo a pranzo e a cena, o comunque nelle successive ore alla sua preparazione. Lascialo sempre raffreddare e riponilo come ti abbiamo detto. Con il resto del pane procedi per prepararlo alla conservazione in freezer.
Infatti, quando panifichi cerca sempre di pensare alla quantità di pane che sei solito consumare in un giorno, forma quindi delle pagnotte di questa quantità e, una volta pronta quando ormai si saranno riscaldate, avvolgi ogni pagnotta dentro un incartamento di carta, poi dentro un sacchetto o un contenitore di plastica, ma richiudi tutto ermeticamente per evitare che gli odori dentro il freezer attacchino il pane che conservi.
Ricorda che il pane è vita!
Il pane è vita. E ogni giorno mangiarne qualche fetta sicuramente non ti farà del male, specie se si tratta di pane fatto in casa, e prodotto da te personalmente, usando farine e metodi che sai di certo non ti procureranno alcun danno. Ma quello che ci preme dirti è che puoi comunque disporre la conservazione del pane dentro il frigorifero.
Infatti, mettendo il pane già tagliato a fette, dentro la carta e un canovaccio, lontano dagli altri cibi, possibilmente dentro il cassetto del frigorifero, potrai serenamente prendere le fette che preferisci quando vuoi, aspettare che si riscaldi a contatto con l’aria oppure tostarlo appena, per mangiarlo senza correre il rischio né che si indurisca né che si riempia di muffa.