L’importanza del fertilizzante per le piante corrisponde ad una forma di azione importante che è sia di tipo attivo che passivo, nello specifico ha funzioni diversificate per svariate forme di vegetali. E’ un termine così importante che di fatto l’agricoltura nel corso dei secoli si è sviluppata esattamente nei luoghi particolarmente fertili.
Anche nel nostro piccolo, che può essere costituito dal giardino o dall’orto di casa, possiamo fare ricorso a varie forme di fertilizzante, alcune di queste molto diversificate, altre conosciute per l’efficacia in senso generale, altri tipi di fertilizzanti invece risultano avere una forma generale molto più specifica, necessaria per specie particolari.
Naturalmente la maggior parte degli utilizzatori è portato a fare ricorso ad elementi di provenienza naturale, anche per una questione legata all’ambiente e perchè no, economica. Il fertilizzante naturale può rappresentare anche una ottima scelta in ambito di riciclo di prodotti e “scarti”, condizione che può essere seguita con una certa costanza. Quali sono i migliori?
Cos’è il fertilizzante
La parola fertilizzante fa venire in mente una forma di concime atto a migliorare il suolo, ma questa è una definizione parziale, in quanto il fertilizzante inteso come tale fa riferimento ad una serie di prodotti prevalentemente di stampo chimico, che servono a migliorare il suolo nella produttività, arricchendolo di nutrienti o portandolo ad una forma di normalizzazione.
Molto spesso anche gli agenti legati alla fertilità del terreno rientrano tra i termini “fertilizzanti”, il primo di questi concepito artificialmente dalla specie uman risale alla metà dell’Ottocento, ed oggi costituiscono una parte fondamentale per il controllo e la produttività agricola di ogni settore ed in ogni forma di nazione produttiva.
Il fertilizzante può anche quindi evidenziare la capacità di aumentare la produttività di una o più piante, generando una maggior energia, attribuendo alla pianta o direttamente al suolo degli elementi nutritivi in modo maggiormente diretti. Naturalmente non tutti quelli di tipo naturale possono permetterci di ottenere tutto questo con efficacia.
Gli effetti dei fertilizzanti naturali
E’ naturale pensare a tutti i rimedi di origine naturale che possono avere una sorta di “rinforzante” per il suolo, apportando minerali ed altri elementi, ma spesso questi servono anche a controbilanciare il PH del suolo, che è allineato tra acido e basico. A seconda del tipo di pianta, alcune specie prediligono un terreno più o meno acido.
Alcuni fertilizzanti naturali hanno esattamente questa funzione, in quanto molte piante da orto ma anche frutta ed alberi produttivi necessitano di una forma di PH nel suolo equilibrato (tra 5 e 7). Inoltre alcuni elementi possono essere rafforzativi come ad esempio fornire azoto, oltre ad altri elementi come i sali minerali che sono importanti anche per le piante.
Diversi fertilizzanti naturali sono generici e vanno bene un po’ per tutte le piante, altri invece vanno impiegati in modo specifico per far crescere più rapidamente gli elementi in giardino o in orto. Quali sono però quelli davvero più efficaci, andando ad analizzare i più famosi? Spesso il preferito è il letame, che può essere in due versioni specifiche disoponibili.
I migliori fertilizzanti naturali
Quello normale, ovvero in forma semi fresca, che ha una forma di assorbimento più naturale ma meno compatta e quello pellettato che invece ha un assorbimento più rapido. Il letame è costituito prevalentemente da escrementi di erbivori, ed è molto ricco di minerali, come calcio, magnesio, una buona percentuale di azoto, come anche potassio e fosforo.
Più speficificamente le bucce di banana apportano potassio, essenziale per la crescita e per la protezione dai parassiti, i gusci d’uovo apportano calcio in quantità, mentre i fondi di caffè certificano una maggior resistenza ai cambi di temperatura ambientale grazie alla presenza rilevante dell’azoto. Estremamente amata anche l’acqua di cottura delle verdure, simile per concentrazione al letame, ma meno “intenso” come contenuto.
Dipende comunque sempre dalla specie, ed alcune forme di concimi naturali sono molto efficaci per la crescita in particolare di ortaggi, ad esempio la cenere da legna, che è ricchissima di sali minerali ma riduce l’acidità del terreno in quanto è una sostanza di base alcalina. Condizione quindi da verificare per evitare di “sbilanciare” l’apporto nutritivo del suolo.
Il macerato di ortica
Alcuni tipi di fertilizzante hanno anche una valenza “protettiva” come il macerato di ortica, ottenibile lasciando macerare in acqua delle foglie di questa pianta per 1 o 2 giorni e poi utilizzandola direttamente sul terreno disposto ad ospitare le nostre piante. Oltre ad essere molto preziosa in termini nutritivi, questa forma di fertilizzante ha una capacità deterrente nei confronti di vari parassiti.
Non esiste quindi il rimedio “che va bene per tutto” ma un buon fertilizzante naturale è efficace per la crescita quando è equilibrato nella sua sostanza, e capacità. Analizzare però il fabbisogno della o delle piante delle quali disponiamo è una buona idea, per evitare di fare danni, magari con le migliori intenzioni possibili.