Avere un fico in giardino è davvero una fortuna, lo sai? Cioè, è una pianta che, oltre a essere bellissima da vedere, ti dà anche frutti che sono una vera carica per l’organismo, pieni di zuccheri che ti danno energia immediata, e poi la fibra, fondamentale per l’intestino. Quindi, davvero, niente male.
E poi, una bella notizia: il fico non ha bisogno di molte cure, è una pianta che si adatta e, se sai come trattarla, cresce benissimo senza troppe rotture di scatole. Però, se vuoi che il tuo fico resti bello e sano nel tempo, una cosa che non puoi dimenticare è la potatura, e sai che c’è? Ti spiego tutto.
Allora, quando si parla di potare un fico, non è che ci voglia tanto, ma bisogna farlo nel momento giusto, altrimenti rischi di compromettere la pianta, quindi è importante sapere come e quando farlo. E tra l’altro, non è difficile da fare, basta avere un po’ di attenzione. Se sei alle prime armi, non preoccuparti, ci sono tanti trucchi semplici che puoi seguire.
Qual è il momento giusto
Quindi, partiamo con il capire qual è il momento giusto per potare il fico, perché questa è una delle domande più comuni che ci si fa quando si ha una pianta di fico. Dunque, se ti stai chiedendo quando potare il fico, la risposta è: la fine dell’inverno, quando ormai il freddo più intenso è passato.
Questo è il momento ideale, perché le gelate non dovrebbero essere più un problema, e la pianta non è ancora nel pieno della sua crescita, quindi potarla in questo periodo la aiuta a svilupparsi meglio durante la stagione successiva. Inoltre, potare in inverno aiuta a prevenire malattie che potrebbero attaccare la pianta durante la stagione calda.
Ma insomma, direi che l’inverno è proprio il momento giusto per mettere mano ai rami del fico Poi, c’è da capire che tipo di potatura fare. Se è il tuo primo fico, probabilmente avrai bisogno di una potatura di allevamento, che è la prima cosa che si fa quando una pianta è giovane. Si parte mettendo a dimora un astone, che è un tipo di pianta che ha massimo due anni, e si taglia fino a un metro di altezza.
Le tipologie di potatura
Quindi, praticamente, si dà una forma di base alla pianta. Da lì, la pianta comincerà a crescere, e sarà più facile gestirla negli anni successivi. Però, attenzione, anche dopo questa potatura, non è che bisogna lasciare che la pianta cresca a caso, bisogna intervenire periodicamente. C’è poi un’altra potatura che si fa più avanti, ed è quella di produzione.
Questa la fai dopo la potatura di allevamento, insomma quando la pianta è un po’ più matura, e qui non è che devi fare tagli drastici, ma piuttosto intervenire su quei rami che non servono o che sono malati. Quindi niente di troppo complicato, giusto un po’ di manutenzione per mantenere il fico in salute.
La potatura di produzione va fatta in modo delicato, eliminando i rami secchi o malati, e lasciando spazio a quelli nuovi e sani che daranno frutti migliori. Ok, ma veniamo al punto importante: quando fare esattamente la potatura? Beh, se parliamo di fine inverno, è il periodo migliore, sì, ma non è l’unico periodo utile.
Altri consigli per la potatura
Ad esempio, se ti capita di voler intervenire un po’ prima, settembre e ottobre sono ottimi mesi per eliminare i polloni, che sono quei germogli che crescono alla base della pianta e che, sinceramente, non servono a molto. A settembre e ottobre, quindi, puoi dedicarti a potare, senza troppe preoccupazioni.
E anzi, è anche il periodo ideale per fare delle talee con i polloni eliminati, che poi puoi usare per propagare il fico, se ti interessa. Una bella mossa per moltiplicar le tue piante! Ora, se invece ti capita di dover potare in estate, beh, in questo caso si parla di schiacciatura. Non è una potatura vera e propria, ma si tratta più che altro di eliminare i germogli superflui che sono ormai cresciuti e che non sono più utili.
Questa pratica è molto usata in ambito contadino e aiuta la pianta a concentrare la sua energia su quelli che sono i germogli che veramente contano, quelli che faranno crescere i frutti. Quindi, insomma, anche in estate puoi fare qualcosa, ma in modo più mirato, senza andare troppo a fondo. Un’altra cosa che devi tenere a mente quando pota il fico è non lasciare monconi, cioè quei pezzi di ramo che restano attaccati alla pianta dopo il taglio. Su quei monconi possono nascere delle gemme, che però non serviranno a niente.
Riassumendo
Quindi, quando tagli, fai in modo di rimuovere il ramo intero, senza lasciare nulla che possa ostacolare la crescita della pianta. E, ovviamente, assicurati che gli strumenti che usi siano ben affilati e puliti. Non vogliamo che la pianta si infetti, giusto? Un altro errore comune è quello di potare troppo tardi, aspettando che la pianta sia troppo grande e che sia diventata difficile da gestire. Se lasci che il fico cresca troppo, diventa un po’ un casino, con rami che si intrecciano e che si danneggiano da soli, quindi è meglio intervenire per tempo. In ogni caso, non è mai troppo tardi, ma ricordati che la regola principale è: pota regolarmente, ma con attenzione.
Quindi, per riassumere, il periodo perfetto per la potatura del fico è alla fine dell’inverno, quando il freddo sta finendo, e puoi farlo tranquillamente senza rischiare danni alla pianta. Ma non è l’unico momento utile: a settembre e ottobre puoi anche intervenire sui polloni, mentre in estate puoi fare una piccola “schiacciatura” per favorire la crescita dei germogli più sani. L’importante è non lasciare mai che la pianta diventi troppo disordinata, perché un fico ben potato è un fico felice, e ti ripagherà con frutti ancora più belli.