Quando cominciamo a regolarci affinché la fioritura degli alberi che mettiamo a coltivazione sia proficua, ci conviene iniziare proprio dalla pianificazione della cura a tutto tondo, che deve interessare ogni momento e ogni ambito delle singole piante su cui ci concentriamo. Per questo motivo, diventa indispensabile pensare proprio a tutto.
Se poi il nostro albero è un albicocco, dobbiamo conoscere anche la struttura e il tipo di attenzione che questo albero richiede in modo particolare, dando spazio per esempio alla potatura, che, come vale ovviamente per tutti gli altri alberi, è un momento delicato sì, ma davvero molto importante per sancire la sopravvivenza degli alberi del tuo orto.
Quando inoltre si cerca un momento speciale, quello che conta è la produttività dell’albicocco; del resto, è noto che i fattori che influenzano sia il momento della fioritura e quindi della fruttificazione sia quello destinato alla potatura, sono tutti determinanti ai fini della corretta procedura ma anche della salute stessa dell’albero in questione.
Il periodo perfetto per la potatura dell’albicocco
Intanto, cominciamo con il dire che non esiste una regola fissa per la potatura, cioè ogni albero e ogni pianta in general seguono le loro regole e le loro necessità per essere sottoposti a tagli più o meno incisivi, più o meno marcati che permettano poi di migliorare ogni forma di prestazione benefica.
Ma è chiaro che alla fine tutto dipende dal clima e dallo stato della pianta. Esiste per quanto riguarda l’albicocco una potatura invernale e un’altra che si effettua nel periodo estivo. Quella invernale viene praticata tuttavia verso la fine dell’inverno, quindi tra fine febbraio e inizio marzo, quando ormai si è allontanato qualunque problema legato alle gelate notturne.
Le temperature infatti in questo periodo a cavallo tra la fine dell’inverno in realtà e l’inizio della primavera sono molto più tollerabili, e questo gioca un ruolo fondamentale nella fase di ripresa della pianta che quindi ha tutto il tempo di raggiungere la cicatrizzazione delle ferite inferte sui rami a causa del taglio e di prepararsi ai fini della fioritura, che, vedrete, sarà anche piuttosto abbondante.
La potatura estiva: perché è importante
Se da un lato la potatura più importante risulta quella invernale perché si concentra nell’eliminazione dei rami secchi, malati o deboli e nella riformulazione della forma stessa dell’albero, è chiaro che ad un certo punto non abbiamo più a che fare con la necessità di dare una spinta che mostri interesse per la pianta e per fare aumentare la sua produttività.
Ma la pianta di albicocco ha bisogno della nostra massima cura, per cui diventa molto importante attenzione anche un’altra fase che è quella estiva, in particolar modo dopo la fioritura, quando si esegue un vero e proprio intervento di potatura per riequilibrare la crescita della pianta, eliminando i rami che consumano troppa linfa, chiamati generalmente succhioni.
Questa particolare azione è pensata quindi per migliorare decisamente l‘operatività della pianta, ridurre la drasticità dell’intervento invernale e soprattutto per dare un equilibrio importantissimo alla pianta, che si sentirà sempre bene e soprattutto mostrerà una produzione sempre incredibilmente abbondante, proprio perché curata e ben equilibrata in tutto e per tutto.
Alcuni consigli per la potatura corretta
Quello che quindi adesso è necessario attenzionare è in particolare l’effetto che può avere un taglio sulla pianta. Una volta, infatti, che si individua il fatto di dover agire in due periodi particolari dell’anno, devi anche agire con scrupolo e con meticolosità affinché la pianta non ne risenta e abbia anche l’opportunità di migliorare costantemente la sua resa.
Opta per la scelta attenta degli strumenti con cui agisci e procedi per la potatura, specie se deve essere ottimale e finalizzata solo al benessere della pianta. Per questo motivo, una regola d’oro è quella di non tagliare mai oltre il 25% del ramo, imponendo un taglio obliquo, che sia in grado di risanarsi facilmente.
Prima comunque di tagliare ricordati anche di disinfettare a dovere tutti gli strumenti, onde evitare per questo che si possano passare possibili malattie a causa di parassiti rimasti sulla superficie dopo un taglio provocato su una pianta infetta. Questo è uno scrupolo molto particolare, che vi invitiamo di attenzionare per non avere grossi problemi successivi.
Cura della pianta di albicocco
E’ chiaro che per avere una migliore resa e una pianta sempre in salute non basta solo avere a cuore la fase della potatura. La pianta va controllata puntigliosamente e con attenzione sempre per intervenire con successo se si palesano situazioni per cui la pianta è stata attaccata da parassiti, se ci si accorge che soffre per la siccità o per la troppa acqua.
Inoltre, prova sempre a fertilizzare la pianta, specie nella prima fase della produzione dei frutti e proteggi le radici praticando la pacciamatura indispensabile soprattutto quando ancora le temperature non si sono stabilizzate, ma è già stato avviato il processo di fruttificazione. La pianta dell’albicocco, se guidata e curata, regalerà davvero incredibili cose.