Ogni anno una tassa che colpisce tutti quelli che possiedono un’automobile di proprietà è relativa al bollo auto, una tassa obbligatoria per tutti i veicoli che i proprietari si trovano a pagare solo perché possessori dell’auto e non importa alla fine dei conti se tu l’auto la usi quotidianamente, il bollo andrà comunque pagato entro la data di scadenza.
Il bollo auto è quindi una tassa di possesso e non relativa alla circolazione dei veicolo ( per questo aspetto ci pensa l’assicurazione che è un’altra tassa che vincola i possessori di mezzi al pagamento obbligatorio ). L’importo in questo caso comunque varia a seconda della potenza dei veicolo, la classe ambientale e la regione di residenza, dove di solito vengono emesse delle differenze di pagamento ma vengono offerte anche delle importanti esenzioni.
Vediamo allora come si paga il bollo auto, quali sono generalmente gli importi associati al veicolo e in modo si calcolano questi stessi importi tenendo conto soprattutto dell’aspetto connesso al tipi di veicolo che possiedi e che puoi usare o meno durante il corso della giornata. Capiamo anche se hai diritto a qualche esenzione o agevolazioni di qualsiasi tipo.
Bollo auto: tutto quello che non sai
Lo abbiamo già detto: il bollo auto è una tassa di possesso e non di circolazione, e questo un argomento che apre da sempre un forte dibattito tra i contribuenti e possessori di veicoli, che si trovano a fare i conti con un pagamento che si potrebbe pure risparmiare. Anche perché per lo più ha una funzione legata al bilancio della propria regione di residenza: per questo motivo, il denaro finisce per avere un funzione volta alla manutenzione delle strade e delle infrastrutture, al miglioramento del trasporto pubblico locale e alle iniziative per la sicurezza stradale e ambientale.
Ovviamente non è tutto qua, perché se si apre un dibattito è perché parte delle motivazioni legate alla fruizione regionale non sembrano andare incontro a verità e questo significa che purtroppo la tassa non assolve alle motivazioni per cui è pensata. E’ stato per questo motivo che sono nate alcune agevolazioni volte in questo caso a determinare una contro tendenza.
Il tutto volto a incentivare ovviamente anche l’acquisto di veicoli che non inquinano e che quindi prevedono la presenza di minori emissioni di gas e fumi inquinanti. Più è bassa la classe ambientale dei veicoli, più vengono penalizzati i veicoli più inquinanti, mentre le agevolazioni andranno incontro a chi ha per lo più auto ibride o elettriche.
Cambiamenti in atto: chi non lo paga
Da sempre tuttavia sono presenti delle agevolazioni che riguardano non solo le caratteristiche del veicolo, ma anche alcuni requisiti della persona: ad esempio, se si tratta di auto intestate a disabili, il bollo auto non deve essere pagato, un modo insomma per andare incontro anche all’acquisto di automobili particolari per far salire e scendere il disabile in modo comodo e farlo viaggiare anche in sicurezza.
Ma ci sono da tenere in conto anche altri requisiti. Alcune categorie di veicoli infatti prevedono delle esenzioni importanti, come nel caso delle auto ibride, che, in base alla regione di residenza, vedono il bollo auto ridotto al 50%. Inoltre, se la tua auto è elettrica, per i primi 5 anni, nella stragrande maggioranza delle Regioni, è prevista un’esenzione totale nel pagamento del bollo auto.
Per quanto riguarda i veicoli storici, ovvero quelli che hanno più di 20 anni di vita le cose cambiano a seconda della precisa età: per cui se il veicolo da 20 a 29 anni il bollo conosce una riduzione del 70%, mentre per i veicoli con 30 e più anni, in quanto considerati veicoli storici, il bollo non va assolutamente pagato.
Come si calcola il bollo auto?
Per pagare il bollo auto puoi capire a quanto ammonta il bollettino rivolgendoti a un centro autorizzato al pagamento, che può essere anche una semplice ricevitoria che ha comunque la possibilità di accedere all’Agenzia delle Entrate e capire a quanto ammonta la tua spesa in tema di bollo auto. Ma tra le altre cose c’è da mettere in conto che l’importo si può calcolare anche in modo semplice.
Tieni conto sempre della potenza della tua automobile, perché se hai un motore potente, è molto probabile che l’importo da pagare per il bollo auto sia piuttosto alto. Un altro dettaglio ha a che vedere anche con la classe ambientale che determina anche il livello di emissione di gas nell’ambiente circostante: infatti, le auto meno inquinanti, quindi le Euro 6, sono quelle con maggiori agevolazioni.
E infine considera il dettaglio legato alla regione di residenza, ovvero al fatto che ogni regione può deliberatamente decidere se includere agevolazioni o sconti particolari in base alla tipologia del veicolo che possiedi. E inoltre, tieni conto anche del fatto che alcuni importi potrebbero essere molto alti, per far fronte ad alcuni fattori, come il supporto per alcuni lavori alle infrastrutture.
Pagamento del bollo: scadenze e modalità di calcolo
Ogni anno per il bollo auto è prevista una scadenza che spesso ricade al periodo di acquisto e di immatricolazione. A partire da quella data ed entro 60 giorni, il bollo auto va pagato senza però fare riferimento a possibili e aggiuntivi importi di mora. Ma se si ritarda e si va oltre il limite dei 60 giorni, la mora viene automaticamente calcolata.
Il bollo auto, per quanto non piaccia e venga spesso terribilmente contestato, è anche chiaro che essendo considerato una tassa obbligatoria, va pagato sempre e comunque, senza ritardi e senza dimenticanze. In caso di mancato pagamento per oltre 3 anni, l’auto può essere cancellata d’ufficio dal PRA, ovvero dal Pubblico Registro Automobilistico, e non potrà più circolare fino al saldo del debito.