Novità oramai quasi prossime ad essere evidenti quelle che riguardano direttamente le banconote dell’euro, e questo si traduce ovviamente in una differenza nel fare ogni forma di spesa. Condizione che è di fatto universale perchè si applica quasi ogni cittadino che vive nel territorio Europeo, un quantitativo di varie centinaia di milioni.
Nuove banconote significa che gradualmente gli esemplari attuali saranno portati a cambiare look, secondo una logica non esclusivamente estetica, in quanto l’euro ha già cambiato aspetto e diversi dettagli, cosa che accadrà ancora, molto presto nel corso dei prossimi mesi. Questo significa che di fatto sempre più gradualmente diverse banconote attuali spariranno.
Il tutto costituisce una forma di cambiamento gradualmente concepita, che una funzione multipla come senso finale: le banconote possono sembrarci sempre le stesse nell’aspetto ma sono costantemente sostituite da esemplari, condizione che non è identica per ogni realtà sul pianeta ma che coinvolge anche il continente europeo. Quali banconote spariranno? Alcune non avranno valore?
L’euro cambia look: perchè?
Le motivazioni sono legate ad una maggior sicurezza, come è prevedibilmente immaginabile, nuovi materiali e nuovi disegni sono un ostacolo, almeno inizialmente, abbastanza complesso per chi ha l’interesse effettivo di replicare illecitamente il denaro. Inoltre sussistono altre funzioni legate ad una maggior circolazione di alcuni tagli rispetto ad altri, privilegiando quelli “minori”.
Da tempo infatti l’UE conferisce una importanza e diffusione dei pezzi in carta moneta dal minore potere d’acquisto così da estendere in modo più agevole i controlli sulle transazioni così come su quelli fiscali. Si tratta anche in questo caso di una forma di necessità pratica, che però si sposa anche con una voglia di rinnovare il look delle banconote. dw dw dw dwd w dwd dwd w
Le nuove infatti avranno delle raffigurzioni completamente differenti, seguendo solo in parte lo stile evidenziato finora, ovvero quello che replica lo stile tipico degli edifici nel corso dei secoli, dall’epoca classica fino a quella contemporanea. Le nuove banconote evidenzieranno le virtù con personalità famosissime ma anche l’ambito naturalistico e sociale del Vecchio Continente. dw dw dw wd
Il valore delle “vecchie” banconote
Questo porterà prevedibilmente nel giro di qualche anno una differenziazione pratica con i vecchi esemplari, sia quelli della prima che della seconda serie ad essere sostituiti dalla terza, che come evidenziato avrà un aspetto diverso. Saranno mantenuti gli standard nei tagli, come sempre da 5, 10, 20, 50, 100 e 200 euro e le colorazioni oltre alle dimensioni.
Ma le vecchie banconote sarà diverso? Molto difficilmente la risposta sarà positiva, si tratta infatti di un contesto che non è stato applicato durante la transazione tra prima e seconda serie, iniziata con il “nuovo” taglio da 5 euro a partire dal 2013, che ha iniziato a prendere il posto dell’ugual taglio della prima serie, seguita poi da tutti gli altri.
Quasi certamente le vecchie banconote non cesseranno di aver valore e potranno essere concretamente sempre utilizzate senza alcuna forma di prelcusione o scadenza. Gradualmente, seguendo un iter che è comunque costante da sempre, i pezzi usurati saranno sostituiti dai nuovi modelli, cosa che naturalmente già accade da diversi anni, anche per le serie precedenti.
Le nuove banconote: quando arrivano?
Nessun “rischio” di perdita di valore quindi, viene però da chiedersi quando ci sarà il debutto della terza serie, non ci sono ancora dati certi ma con le informazioni legate all’aspetto delle nuove serie oramai divenute realtà ufficiali trapelate nelle prime settimane del 2025, stando alle tempistiche medie, bisognerà aspettare ancora un po’.
Le raffigurazioni sono state scelte attraverso vari sondaggi, tra temi diversi, si è deciso di rendere l’euro anche nell’aspetto qualcosa ancora in maniera più rilevante in grado di unire le nazioni che fanno parte dell’Eurozona, oramai 27, con l’ingresso della new entry più recente, da parte della Croazia, nel 2022.
Il “ricambio” come detto avrà entità graduale, anche se probabilmente inizierà completamente, riguardando tutti gli esemplari e non partendo da quelli di minor entità, come nel 2013: la seconda serie invece era stata introdotta gradualmente, dapprima con gli esemplari da 5, passando poi per quelli da 10, 20 e così via. La presenza delle nuove banconote è attesa per il 2026.
Meno banconote
Tagli minori permettono un maggior controllo, come detto, ma anche una maggior compatibilità con i sistemi di pagamento spesso digitalmente più vantaggiosi ed anche tracciabili: il contante, anche nel mondo moderno, resta indubbiamente più immediato e pratico sotto vari punti di vista ma è anche parzialmente la causa di problemi come l’evasione fiscale.
Per questo motivo la tendenza è sempre quella più diffusa di sviluppare esemplari sempre più diversificati ma non così dalla statura elevata come in passato, anche per questo si è deciso, fin dallo scorso decennio di abbandonare un taglio elevato nel potere d’acquisto come è quello da 500 euro, che comunque resta ancora attivo nei pezzi circolanti.