Le 10 lire con la Spiga sono sicuramente tra le più famose lire italiane in formato monterario nonchè tra quelle più vendute ed esaminate anche da come traspare da vari siti di appassionati e portali web di collezionisti. Tuttavia il valore può portare ad un bel po’ di confusione in quanto si tratta di una emissione sviluppata per parecchi anni.
Non è possibile considerarla in alcun modo una moneta rara, ma questo non la rende meno interessante o priva di valore, anzi diversi pezzi sono stati venduti e vengono ancora valutati a cifre molto interessanti. Allo stesso tempo è bene fare un po’ di chiarezza su questa popolare quanto apprezzata collezionisticamente parlando, emissione italiana.
Emessa per svariati decenni, ha anche dalla sua diversi “mini misteri” e questo la porta ad essere curiosamente considerata una delle più importanti del 20° secolo relativamente al nostro paese pur essendo nata come emissione dal valore “normale”, valore che poi è andato calando nel corso del tempo fino a portare questa moneta ad essere considerata meno utile.
Emissione comune
Come e quando è nata la moneta da 10 lire con la spiga? Non è stata assolutamente la prima della storia italiana, e neanche la prima del secondo dopoguerra, anzi ad essere precisi è stata l’ultima in ordine di tempo, emessa fino al 2000, quando la produzione era iniziata nel 1951. Aveva infatti sostituito la prima moneta dell’era repubblicana appena l’anno prima.
Dal 1946 fino al 1950 infatti la 10 lire era stata un’altra, dal medesimo tipo di metallo utilizzato ma dalla doppia raffigurazione molto diversa, da una parte presente un pegaso, il cavallo alato, dall’altra invece un ramoscello di ulivo, simbolo di pace. Quella con la Spiga invece reca ovviamente una spiga di grano e dall’altra parte una parte di un aratro per la coltivazione.
Le dimensioni sono simili alla versione precedente, per una moneta che ha sempre avuto un aspetto estetico semplice ma di grande efficacia ed effetto oltre che di elevata riconoscibilità effettiva. Per questo anche a distanza di molti anni le 10 lire con la spiga sono ricordate con affetto e nostalgia anche se il loro utilizzo è divenuto sempre meno frequente già molto prima dell’arrivo dell’euro.
Diffusione della 10 lire
E’ stata una delle monete di maggior diffusione, che ha circolato per “teoricamente” quasi mezzo secolo. Teoricamente per un motivo molto specifico in quanto la produzione è stata arrestata per una decina di anni durante gli anni 50 e 60. Questa è ripresa verso la metà degli anni 60 ed in modo continuativo è stata portata fino agli anni 2000.
Tuttavia fin dalla seconda metà degli anni 80 la 10 lire con la spiga è stata progressivamente utilizzata sempre meno, e poi con gradualità, anche gli esercenti e negozianti hanno incominciato a non farne ricorso ed accettarla. Questo a causa di una forza della lira oramai in decrescita, che ha visto una svalutazione importante.
Il valore è conseguente alla rarità, ma esistono anche pezzi molto più interessanti sotto vari profili, naturalmente non tutte hanno lo stesso valore, come vedremo tra poco. Spiccano anche tra i vari elementi le condizioni di conservazione ed altri dettagli che possono fare da ago della bilancia per una struttura di valore finale.
Quanto vale?
Come detto, dipende, sul web spesso le valutazioni sono spiccatamente eccessive e portate all’esagerazione. La 10 lire sicuramente più interessante dal profilo collezionistico è sicuramente quella dell’anno 1954, che a seconda della condizione di conservazione può far guadagnare tra i 25 ed i 125 euro, la valutazione massima puòp essere ottenuta solo col Fior di Conio.
Tutte le altre monete di questo tipo coniate negli anni 50 (ricordiamo che la produzione è stata arrestata nel 1956 per riprendere esattamente 9 anni dopo) valgono mediamente al massimo circa 35 – 40 euro se in perfetto stato. Diversamente le monete difficilmente di questa sezione possono valere più di 10 – 15 euro.
Tutti gli altri pezzi degli anni successivi sono eccessivamente comuni per essere interessanti e non possono far ottenere più di 5 euro come valutazione massima in senso effettivo. Tuttavia esistono diverse annate con alcuni errori di conio particolari ed interessanti che possono far diventare una moneta comune molto più interessante.
Errori di conio
Si tratta di elementi “non voluti” con differenziazioni particolari, tra le 10 lire di questa foggia spiccano quelle del 1991, che presentano il lato opposto a quello delle spighe con il lato capovolto, rovesciato quindi il timone si trova al contrario. Valore molto interessante per questa moneta valevole fino a 160 euro.
Nella seconda metà degli anni 90 sono state relativamente poco diffuse alcune forme di questa emissione riconoscibili dalle spighe leggermente più lunghe rispetto al disegno originale. In questo caso il valore comunque non è altissimo ma è più elevato della media di questi esemplari. Valore massimo fino a 25 euro.